venerdì 8 marzo 2013

CAPITOLO 16 Un dono inaspettato


Capitolo 16 Un dono inaspettato



Era passata una settimana. Le lingue recuperate adesso ammontavano a ottantadue ma il tempo concesso dalla Glymera era scaduto.

Appena fosse scesa la notte Blay e Qhuinn si sarebbero trasferiti nell'appartamento di Beth che Vishous aveva nel frattempo sistemato con gli antifurto e una telecamera di sorveglianza per impedire brutte sorprese.

Da lì con i cellulari avrebbero preso ordini dalla confraternita e Qhuinn sarebbe sceso a combattere in strada con i fratelli.

In quella settimana aveva imparato tantissimo. Non solo riusciva a lottare completamente cieco ma aveva imparato a schivare eventuali proiettili dei nemici. Il trucco consisteva nell'usare naso e udito.

L'odore della polvere da sparo e il click del grilletto avrebbero fatto da avvisatori.

E poi non sarebbe mai uscito da solo. Avrebbe sempre avuto qualcuno vicino a lui pronto ad aiutarlo ed avvisarlo di eventuali pericoli.



Qhuinn stava sistemando le sue cose in un borsone. Era teso e nervoso. Non erano i combattimenti a preoccuparlo ma tutto il resto compresa la convivenza forzata con Blay.

La porta della camera si aprì all'improvviso e Vishous lo chiamò da dietro la porta. Una voce conosciuta ma invisibile.

Qhuinn mettiti il cappuccio e vieni con me!” gli disse burbero.

Lui sussultò preoccupato. Cosa era successo?? Cosa voleva Vishous da lui??

Forse c'erano stati problemi, forse la Glymera aveva creato qualche intoppo??

Per un attimo sentì la paura stringergli il cuore, mentre si affrettava ad indossare l'odiato cappuccio.

In silenzio iniziò a seguire Vishous che senza più rivolgergli la parola gli faceva strada. Per un attimo Qhuinn pensò che fossero diretti alla palestra ma con suo sommo stupore il burbero vampiro si diresse verso una porticina nascosta dietro ad un arazzo.

Sempre in silenzio iniziarono entrambi a scendere delle scale che lo portarono nella sala caldaie e da lì in un altra saletta attigua.

Qhuinn non c'era mai stato. Non sapeva dove fosse diretto e iniziava ad essere inquieto.

Ma appena entrato non ebbe dubbi!

Quella era la fucina di Vishous. Il luogo dove lui passava ore a forgiare i pugnali per i suoi fratelli. Il suo mondo e il suo regno dove nessuno poteva accedere senza il suo permesso.

In un silenzio carico di tensione Qhuinn si guardò attorno incuriosito e anche intimorito di quell'invito inaspettato.

Vishous si guardò in giro un attimo poi prese una vecchia seggiola di legno e gli ordinò “Siediti e tirati su il cappuccio fino al naso!”

Qhuinn sgranò gli occhi, aprì la bocca per protestare e chiedere spiegazioni ma capì che gli conveniva solo obbedire.

Il caldo era soffocante e l'ambiente illuminato appena, e Vishous sembrava solo un ombra minacciosa che non conveniva contrariare.

Il silenzio obbedì teso e nervoso.

In teoria nessuno avrebbe dovuto vedergli la bocca. Priva di zanne era uno spettacolo pietoso per un vampiro.

Con il cappuccio tirato su Qhuinn rimase momentaneamente cieco e iniziò a sudare preoccupato. Non riusciva ad immaginare il perché Vishous l'avesse portato lì.

Apri la bocca Qhuinn” la voce arrivò dura ai suoi orecchi.

Non capisco Vishous perché?” gli chiese non riuscendo più a resistere a quel silenzio quasi palpabile.

Taci e obbedisci” gli rispose lui incurante della titubanza del ragazzo.

Si era spostato. Qhuinn lo sentiva armeggiare mentre ingoiando a vuoto la saliva ubbidì ai suoi ordini. Doveva fidarsi, si disse imponendosi di rimanere in silenzio e fermo.

Quando le mani dure e grosse di Vishous gli toccarono la bocca Qhuinn sussultò spaventato e inorridito.

Stai fermo ragazzo non ti farò tanto male” la voce tranquilla del guerriero penetrò nel cappuccio di Qhuinn, che invece di rilassarsi si tese ancora di più.

Tranquillo ho detto. Rilassati. Aspetta solo un secondo” rispose Vishous dando poi un forte strattone alla bocca del ragazzo.

Qhuinn sussultò di nuovo ed emise un sibilo di dolore e sconcerto mentre Vishous si allontanava ad ammirare il suo lavoro.

Così va molto meglio non credi?” gli chiese poi con un largo sorriso sul volto.

Qhuinn chiuse la bocca e si accorse che c'era qualcosa di diverso. Le sue mani volarono alla bocca per andare a scontrarsi con due stupende zanne di acciaio.

Ma cosa?” chiese esterrefatto abbassando il cappuccio e guardando il tatuato vampiro gongolare soddisfatto.

Ti ho rimesso un paio di zanne. Queste non si allungano ma almeno non hai più quegli orrendi buchi e soprattutto possono venirti bene in combattimento. Sono d'acciaio, dure e forti, in grado di staccare un collo al lesser proprio come le originali” gli spiegò.

Qhuinn rimase senza parole. Certo non era la stessa cosa. Lui rimaneva lo stesso un morsit ma così era meno... meno impressionante?? Bhe di certo avrebbe fatto un certo effetto ai lesser nel vederlo e poi sarebbero state molto comode.

Grazie Vishous. Io...” le sue parole furono zittite dal fratello.

Non le mostrare troppo in giro. Non vorrei che Rhage diventasse invidioso” terminò scoppiando a ridere della sua battuta.

Qhuinn lo guardò un attimo ancora frastornato e poi si unì a lui.





Era notte fonda quando Qhuinn, con le sue nuove zanne, accompagnato da Blay e John si materializzò nel nuovo appartamento.

Le mani di John iniziarono a muoversi veloci Vi lascio ragazzi. Vado a raggiungere Xhex e a cercare qualche lingua da strappare. Ricordatevi che per stanotte avete il divieto di uscire. Domani riceverete ordini.

Va bene John, non ti preoccupare. Vai pure” gli rispose Blay con un sorriso tirato e finto. “Noi intanto ci sistemiamo” concluse girandosi e prendendo il borsone.

Qhuinn che si stava guardando intorno incuriosito si avvicinò a Jonh e gli strinse forte il braccio “Stai attento amico mio. Da domani potrò tornare a farti da guardia del corpo, ma tu cerca di non farti ammazzare nel frattempo”

John ridacchiò Ricevuto disse affrettandosi a smaterializzarsi dalla casa.



Con un sospiro Qhuinn recuperò il borsone e si avviò verso le camere. Per fortuna erano due e Beth gliele aveva già preparate per accoglierli.

Blay ne aveva scelto una e stava mettendo a posto la sua roba mentre Qhuinn dopo avergli dato un occhiata si affrettò ad occupare l'altra stanza.

Entrato si guardò intorno prese il borsone e lo buttò nell'angolo. Non aveva alcuna voglia di disfarlo, visto che sperava di starci solo poco tempo lì dentro. In silenzio si distese sul letto pensando a come comportarsi con il suo conquilino forzato.

Entrambi rimasero in silenzio, chiusi nelle loro stanze e sdraiati sul letto per diversi minuti. Nessuno dei due sapeva esattamente come muoversi o cosa dire all'altro. Poi in contemporanea entrambi si alzarono dal letto nello stesso istante e decisero di andare in sala.

Per poco si scontrarono spalla contro spalla nello stretto corridoio.

Volevo andare a vedere la televisione” si giustificò Blay facendo un passo indietro.

Da dietro il cappuccio Qhuinn sorrise nel vedere la faccia imbarazzata dell'amico.

Anch'io” gli rispose passando per primo.

Entrambi si sedettero sul divano e Qhuinn preso il telecomando accese la televisione.

Il divano era decisamente troppo piccolo e le loro spalle si toccavano.

Entrambi cercarono di mettersi il più lontano possibile ma l'odore del corpo del compagno gli stuzzicava le narici.

Vado a farmi una doccia” annunciò all'improvviso Blay alzandosi di scatto e allontanandosi a grandi passi verso il bagno.

Come fu dentro ed ebbe aperto l'acqua si rese conto di aver fatto una grande caz*zata. Il suo membro svettava ancora sull'attenti mentre cercava di distogliere la mente dalla figura di Qhuinn seduta sul divano al suo fianco.

Scosse la testa e si infilò sotto il getto dell'acqua ma le cose non andarono molto meglio. La sua testa correva come un treno senza freni, mentre immaginava di non essere solo lì sotto. Come avrebbe fatto a convivere con Qhuinn? Il solo vederlo e saperlo dietro alla porta lo agitava e lo eccitava.

E le cose a Qhuinn non andavano certo meglio. Malgrado il suo amichetto fosse sempre in catalessi era stranamente agitato. Sapere che Blay in quel preciso momento era nudo dentro alla doccia gli faceva venire la voglia di alzarsi ed andare in bagno. Voleva vedere il corpo di Blay, accarezzarlo e sentire i suoi muscoli tendersi sotto le sue mani.

Irritato e nervoso si alzò. Doveva farsi passare certe smanie. Pieno di rabbia con se stesso iniziò a girare per la casa ma senza rendersene conto i suoi passi lo portarono nella camera di Blay dove il bel vampiro si stava asciugando.

Cazzo!” fu l'unica cosa che riuscì a dire Blay quando si ritrovò Qhuinn davanti ai suoi occhi diventando rosso e non certo per l'imbarazzo.

Scusa” mormorò il vampiro incappucciato rimanendo fermo sulla porta ad ammirare il corpo nudo dell'amico. Per fortuna che il cappuccio nascondeva il suo imbarazzo pensò ingoiando a vuoto e rendendosi conto che l'amichetto aveva deciso di risvegliarsi proprio in quel momento.

Porca puttana ma proprio adesso dovevi scordarti che senza zanne dovresti startene a nanna tranquillo? Disse al suo membro mentalmente, imbarazzatissimo dalla reazione del suo corpo del tutto inaspettata.

Poi senza una parola si girò per uscire veloce come un razzo.

Cazzo che cosa aveva combinato? Imprecando sottovoce corse diretto nella sua camera chiudendosi dietro la porta.

Blay era rimasto immobile. Rosso in viso avrebbe dovuto incazzarsi con Qhuinn e invece... invece era felice di averlo messo in difficoltà.

Con un sospiro lo vide letteralmente scappare dalla stanza dopo aver mormorato una debole scusa.

Il membro si ritirò su immediatamente mentre Blay si passava la lingua sulle labbra. Dio quanto avrebbe voluto baciarlo pensò iniziando ad emettere quel imbarazzatissimo profumo che rendeva evidente il suo stato d'animo.

Con un sospiro si buttò sul letto. Sarebbe stata di certo una convivenza lunga e difficile. Non c'erano dubbi e lui doveva cercare di comportarsi come si deve, ma cavolo aveva Qhuinn nella stanza vicino ed erano loro due da soli!!

Era di certo più facile dirlo che farlo!!




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