venerdì 8 marzo 2013

CAPITOLO 18 L'ultimo tributo


Capitolo 18 L'ultimo tributo



I giorni passarono velocemente rotolando instancabili con la loro routine e trascinando dietro di se le vite dei confratelli.

In casa tutti sentivano la mancanza di Blay e Qhuinn e soprattutto John era abbattuto e triste.

Ma quando quella sera appese l'ultimo tributo recuperato, sorrise. Ne mancavano solo cinque e poi l'onore di Qhuinn sarebbe stato recuperato e i suoi amici sarebbero potuti tornare in casa a testa alta.



Anche Qhuinn e Blay rientrarono dalla fruttuosa nottata. Sporchi e sudati andarono a turno a farsi la doccia, poi mangiarono assieme quello che Fritz gli aveva lasciato cucinato in casa e si chiusero ognuno nella propria camera.

Dopo le ultime parole avvenute nelle settimane precedenti non si erano più parlati molto. Tutto ciò che si dicevano erano questioni pratiche. Si comportavano infatti come se fossero due studenti che condividevano lo stesso appartamento o più semplicemente come due colleghi di lavoro in trasferta. Ognuno stava sulle sue, mantenendo di fatto un rigido e cordiale riserbo.

Come tutte le altre giornate prima di coricarsi a dormire Blay passò un oretta al telefono con Saxton. Chiacchieravano di tutto, sport, politica, lesser uccisi ma mai di Qhuinn o dei sentimenti che legavano Blay al suo amico.

Lui dal canto suo più di una volta si era ritrovato nel corridoio ad ascoltare l'amico parlare. Forse sperava di sentirsi nominare o Blay raccontare a Saxton quanto gli volesse bene, o solo molto più semplicemente aveva voglia di ascoltare la sua voce e le sue risate.

Si sentiva geloso ed invidioso della pace apparente che aveva trovato Blay, pace che a lui non era permessa.

Ma era una tregua apparente e Blay lo sapeva. Aveva ritrovato un equilibrio, una bolla di tranquillità che era cosciente prima o poi sarebbe implosa non appena il suo amico avesse dato un minimo segno d'interessarsi nuovamente a lui. Saxton era un ripiego. Il classico chiodo scaccia chiodo, un qualcosa che lo faceva stare bene come un analgesico. Ma finito l'effetto il male tornava e il dolore di non poter condividere i suoi sentimenti con Qhuinn sarebbe riapparso. Per fortuna anche Saxton lo sapeva e si limitava a godersi quel poco che avrebbe mai potuto ottenere da Blay.



Erano in casa in attesa della telefonata di un fratello per uscire a combattere quando Vishous e Rhage si materializzarono subito seguiti da John e Xhex.

Qhuinn ne mancano solo cinque e immaginiamo che sia tu a volere riscuotere l'ultima” gli disse sorridente il fratello tatuato.

Gli occhi di Qhuinn si aprirono raggianti dietro al cappuccio. Finalmente avrebbe potuto riscattare il suo onore.





Quando tornarono dal combattimento Qhuinn si materializzò nella magione e si presentò a Wrath tenendo le collane con le lingue strette in pungo. Ne erano state raccolte duecentosettantatre e adesso pendevano dalle sue mani strette a pugno per l'emozione.

Wrath che stava firmando dei fogli alzò la testa e gli sorrise. “Benissimo Qhuinn. Avviserò la Vergine Scriba e gli consegnerò i tributi. Tu ritirati nella tua stanza qui alla Magione. Appena avrò parlato con lei ti farò sapere.” gli spiegò poi alzandosi e battendogli una poderosa manata sulla spalla, aggiunse “Non vedo l'ora di riaverti fra di noi!”

Qhuinn abbassò la testa in segno di saluto e uscì dallo studio con il cuore che batteva frenetico.

Veloce si diresse verso la sua stanza. Ecco ora non gli rimaneva che attendere.





Anche Blay fu felice di tornare nella Magione. Si sentiva più libero anche se sapeva gli sarebbe mancato il rapporto seppur formale con Qhuinn.

In fondo lo aveva avuto lì a pochi passi per parecchio tempo. Ne aveva aspirato l'odore, ammirato i muscoli sotto la perenne maglietta nera attillata e capito quanto fosse importante per lui.

Con un sospiro si buttò nel letto. I tributi erano stati raccolti a velocità di record e presto tutto sarebbe tornato come prima o no??



Wrath si materializzò vicino alla bianca fontana stringendo in mano i tributi da presentare alla Vergine Scriba.

Le elette erano ancora lì e lui malgrado non vedesse che pallide ombre sentì i loro occhi curiosi addosso.

Mio signore” la voce di Layla arrivò dolce e calda. “Posso chiedervi notizie del guerriero Qhuinn?” chiese titubante e anche imbarazzata.

L'etichetta non prevedeva che un eletta potesse interessarsi a un guerriero e importunare il re della razza con simili richieste, ma Wrath sapeva che spesso al cuore non si comanda.

Ma era cosciente anche che il cuore di Qhuinn non batteva per lei. Avvertiva l'odore dell'amicizia non quell'aroma dolce di vampiro innamorato quando Qhuinn parlava o le faceva compagnia.

Il classico odore che faceva urlare Mia la mente dei vampiri sembrava più diretta al suo compagno d'armi che alla bella e nobile vampira.

Wrath sospirò chiedendosi come dovesse comportarsi poi decise che in fondo non erano fatti suoi.

Lui era il re e il capo della confraternita non la balia dei suoi guerrieri e finché Qhuinn non avesse fatto casini, con chi andava a letto erano fatti esclusivamente suoi.

Sta bene Eletta. Ho portato i tributi per riabilitarlo. E' un guerriero forte e un maschio di valore e lo ha ampiamente dimostrato”

Sentì il profumo dolce del sollievo alzarsi dall'eletta mentre s'inchinava al re della razza “Grazie mio signore. Sapete per caso se e quando potremo ritornare sulla terra?”

Wrath sorrise. L'impazienza di Layla era palese malgrado avesse cercato di nasconderla dietro alle parole gentili.

Ho parlato con il primale” le rispose “e non credo che possiate tornare presto, la situazione è tutt'altro che sicura” pensò rivedendo gli ultimi rapporti effettuati da Tohr e dai suoi fratelli.

Se i lesser sembravano aver abbassato al cresta dopo le ultime batoste subite, Xcor e i suoi bastardi erano completamente fuori controllo. E se avessero messo le mani sulle elette... bhe non era difficile immaginare il terribile risultato.

L'odore della tristezza di Layla gli invase le narici. Probabilmente sperava in una risposta completamente dispersa.

Credo che però il tuo contributo e quello di Selena verranno richiesti molto presto alla magione. I miei guerrieri hanno bisogno di nutrirsi come ben sai e Qhuinn e Blay hanno fatto ritorno a palazzo e sono entrambi molto affamati avendo vissuto in esilio per quasi un mese”

Le parole di Wrath accesero nuovamente la speranza in Layla la quale non vedeva l'ora di rincontrare Qhuinn.

Malgrado fra loro le cose avessero trovato un equilibrio, il forte ragazzo le faceva battere ancora forte il cuore.

Gli piaceva quel guerriero, sapeva di maschio, adorava i suoi muscoli che guizzavano sotto la maglietta attillata nera e lo sguardo da duro che spesso aveva. Tutto ammirava in lui, dalla camminata, al modo dolce e gentile di parlare con lei.

Se lo immaginava spesso in battaglia, combattere preciso e micidiale. Una macchina di morte che però era capace anche di essere un amante dolce e gentile. Era quel dualismo ad affascinarla, un qualcosa che riscontrava in tutti i guerrieri ma che appariva ancora più evidente nell'animo tormentato di Qhuinn. Layla ancora non sapeva di essere destinata ad un altro guerriero, ancora non sapeva cosa significasse diventare madre e quale sarebbe stato il suo futuro.

Con un inchino e un saltello si allontanò dal re lasciandolo nella piazza ad attendere la madre della razza e il destino di Qhuinn.




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